FAQ – Linea A «Minibond e Cambiali Finanziarie»

Le risposte alle domande più frequenti

Data di pubblicazione
26 Aprile, 2025
Tempo di lettura
6 minuti

1. Cos’è la Linea A?

È la Linea del Fondo Sardinia Fintech dedicata alla sottoscrizione totale o parziale, unitamente ad investitori privati, di minibond o cambiali finanziarie emessi da imprese per finanziare progetti di investimento o per esigenze di liquidità in alternativa al ricorso del credito bancario.

Fonte: Art. 7 – paragrafo «Linea A – Minibond e Cambiali Finanziarie»

2. La mia impresa è ammessa?

Sì, se sei una piccola, media o grande impresa o una CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) e hai o intendi avere una sede operativa in Sardegna a vantaggio della quale la provvista finanziaria è destinata. Le micro‑imprese e le imprese in difficoltà (2014/C del 31/07/2014) sono escluse.

L’impresa deve preliminarmente possedere i seguenti Requisiti per poter accedere al Fondo Sardinia Fintech:

  1. Essere costituite in forma di società di capitali o società cooperativa nella forma rispettivamente di S.p.A. o Srl;
  2. Avere una sede operativa in Sardegna a beneficio della quale la provvista finanziaria è destinata;
  3. Aderire integralmente al Regolamento di Attuazione del Fondo;
  4. Possedere le caratteristiche necessarie per emettere Minibond, ovvero obbligazioni per le S.p.A e titoli di debito nel caso delle S.r.l.

Fonte: Art. 4, comma 1, lettere a‑c-d-g

3. Per quali importi posso emettere?

  • min 200 000 € – max 10 mln € per investimenti.
  • min 200 000 € – max 3 mln € per liquidità.

Fonte: Art. 7, paragrafo «Linea A – Minibond e Cambiali Finanziarie» comma 2

Forma Finalità Importo euro Quota Fondo Quota privati Durata mesi
Cartolarizzata (sottoscrizione ABS emesso da SPV) investimenti 200 k – 10 mln 60 % 40 % 84
Diretta investimenti 200 k – 10 mln 70 % 30 % 84
Diretta investimenti 200 k – 10 mln 100 % 84
Diretta liquidità 200 k – 3 mln 100 % 72

Il Fondo sottoscrive solo quando la parte privata è stata coperta (principio pari‑passu).

Fonte: Art. 7, comma 2 e Art. 10, comma 47

5. A cosa posso destinare i fondi?

  • Investimenti aziendali in Sardegna (nuovi progetti, espansione, rafforzamento attività d’impresa)
  • Liquidità per copertura circolante e IVA

Fonte: Art. 5, commi 1 e 3

6. Qual è la durata massima e la modalità di rimborso?

  • Fino a 84 mesi per investimenti e 72 mesi per liquidità.
  • Rimborso bullet (pagamento del capitale a scadenza, interessi annuali o in frazione di anno) o con piano di ammortamento.

Fonte: Art. 7, paragrafo «Linea A – Minibond e Cambiali Finanziarie» comma 2;

7. Che garanzie servono?

Sarà richiesto il rilascio di una delle seguenti forme di garanzia e potranno essere altresì previste clausole tipiche per questa forma tecnica di finanziamento.

  • Garanzie: Fondo di Garanzia PMI (L. 662/96), SACE, Confidi Vigilati, garanzie reali (ipoteca, pegno, ecc.), altre
  • Clausole tipiche: quali, ad esempio e non in via esaustiva, pari-passu, no change of control, negative pledge, limiti alla cessione dei beni, covenants finanziari e informativi

Fonte: Art. 7, comma 2

8. Quanto mi costa?

  • Tassi di mercato, vigenti al momento del closing, desunti dalla rilevazione statistica dell’Osservatorio Minibond.
  • Spese di istruttoria, collocamento anche mediante Piattaforma, emissione, ottenimento garanzie, imposte e oneri – sempre a carico esclusivo dell’emittente.

Fonte: Art. 10, commi 33 e 43; Art. 15, comma 1

9. Serve una banca?

Si. Il Regolamento del Minibond dovrà contenere anche il piano di rimborso (bullet/ammortamento) e gli estremi della Banca di regolamento presso la quale è stato acceso il conto dell’emittente.

Fonte: Art. 10, comma 36‑41

10. Cos’è la cartolarizzazione?

La “securitisation”, (o, in italiano, cartolarizzazione) è una tecnica finanziaria usata per attingere risorse finanziarie sul mercato dal settore privato e pubblico. È un processo che trasforma i minibond, ovvero titoli di debito emessi da aziende non quotate in Borsa, in asset liquidi per la vendita sul mercato.

Le operazioni di cartolarizzazione possono essere effettuate solo tramite le società veicolo (c.d. SPV) di cui all’art. 3 della L.3 giu 2024 n. 130/1999, iscritte in un elenco tenuto dalla Banca d’Italia.

  • Che cos’è la SPV (Special Purpose Vehicle)?

Le SPV, società veicolo, sono entità create appositamente per emettere titoli sul mercato (ABS), il cui valore e rendimento sono determinati esclusivamente dai crediti/titoli oggetto di cartolarizzazione.

  • Che succede, in pratica?

Nella sostanza, nel caso specifico, l’impresa emette uno o più minibond che vengono sottoscritti da una Società Veicolo (la Special Purpose Vehicle, brevemente SPV), istituita ad hoc, la quale reperisce le risorse finanziarie emettendo a sua volta dei titoli obbligazionari, denominati Asset Backed Securities (ABS), che colloca presso investitori privati o pubblici e successivamente utilizza il ricavato della vendita degli ABS per acquistare i minibond.

Gli ABS sono garantiti dai flussi di cassa generati dai minibond sottostanti e possono essere acquistati da investitori qualificati.

In tal modo il rischio viene trasferito ai sottoscrittori finali delle obbligazioni ABS, in quanto il rimborso degli interessi che maturano e del capitale a scadenza collegato alle obbligazioni ABS è strettamente dipendente dalla effettiva riscossione delle cedole dei minibond stessi. I pagamenti destinati agli investitori in titoli cartolarizzati (ABS) dipendono esclusivamente dai flussi di cassa prodotti dai minibond ceduti dall’impresa emittente.

La cedola di un minibond è la remunerazione che l’emittente paga agli investitori in cambio del prestito fornito. In pratica, è il rendimento periodico, solitamente espresso come percentuale del valore nominale del minibond, che viene corrisposto a intervalli regolari, solitamente semestrali o annuali.

Gestione e rimborso: la SPV gestisce i minibond e utilizza i flussi di cassa generati per rimborsare gli investitori che hanno acquistato i titoli ABS.

  • Che cos’è un titolo ABS (Asset-Backed Security)?

I titoli ABS sono titoli obbligazionari emessi da una Società Veicolo ex Lege 130/99 (SPV) per il reperimento delle risorse finanziarie finalizzate alla sottoscrizione di Minibond emessi dalle imprese. La SPV emette i propri titoli, chiamati ABS, sul mercato finanziario, gli investitori qualificati comprano questi ABS, il cui ricavato viene utilizzato dalla SPV per acquistare il minibond emesso dall’impresa.

  • Perché conviene?
    • Accesso a più investitori: la SPV può offrire i propri ABS a fondi, banche e grandi investitori professionali, aumentando la potenziale liquidità complessiva disponibile per la sottoscrizione dei minibond.

11. Quali documenti devo preparare?

  • documenti di carattere amministrativo (ad esempio: lo statuto, che dovrà prevedere l’emissione di Minibond e l’organo deputato, la delibera di emissione (dinanzi ad un Notaio se trattasi di S.p.A., o a cura dell’organo amministrativo nel caso di S.r.l.), il questionario KYC antiriciclaggio (ove presente) e la documentazione afferente alla privacy)
  • documenti di carattere reputazionale (ad esempio: evidenze relative ai carichi pendenti ed al casellario giudiziale degli esponenti aziendali dell’emittente e le visure CAI (Centrale di Allarme Interbancaria) e CRIF, ove disponibili, relative all’azienda emittente ed ai suoi esponenti.
  • documenti di carattere economico-patrimoniale dell’impresa emittente (riclassificazioni dei bilanci secondo lo schema-tipo utilizzato in tali circostanze, il business plan contenente, tra l’altro, una dettagliata descrizione del progetto da finanziare, la Centrale Rischi rilasciata dalla Banca d’Italia contente le evidenze relative almeno ai 36 mesi antecedenti rispetto alla data del rilascio, l’ageing dei crediti e debiti iscritti a bilancio, l’eventuale conversione dei bilanci semplificati in formato IV Direttiva, ed altro ancora.
  • Elenco garanzie offerte.

12. Come si determina il tasso di interesse?

Le condizioni di emissione del titolo oggetto di sottoscrizione sono stabilite in base alle caratteristiche economico-finanziarie delle imprese e sulla base dei tassi di riferimento registrati nel mercato dei capitali per operazioni analoghe vigenti alla data di emissione del provvedimento di concessione dell’intervento del Fondo, salvo eventuali deroghe connesse esclusivamente alle condizioni di mercato pro tempore vigenti.

  • Rating (1–6): ogni impresa riceve un punteggio da 1 (migliore) a 6 (peggiore), con 6 come massimo consentito
  • Tasso di mercato vigente al momento del closing (data in cui si conclude la transazione di emissione dei minibond in cui l’investitore sottoscrive i minibond e l’emittente riceve i fondi)
  • Spread di mercato: È la “maggi­o­re remunerazione” che gli investitori richiedono, sopra al tasso privo di rischio, per compensare il rischio di credito dell’emittente. Maggiore è il rating (cioè, più basso il merito di credito), più alto sarà lo spread richiesto.
  • Effetto garanzie: se l’impresa fornisce solide garanzie (Confidi vigilati, Fondo Centrale di Garanzia, SACE, reali, ecc.), lo spread viene ridotto in misura commisurata al minor rischio di credito.

13. Posso rimborsare prima della scadenza?

Le modalità di rimborso anticipato sono disciplinate nel Regolamento del titolo e/o nei documenti della cartolarizzazione sia in termini di tempistica che di eventuale pagamento di un corrispettivo per il rimborso anticipato dei titoli.

14. A chi mi rivolgo per iniziare?

Le imprese dovranno compilare il form “Manifestazione d’interesse” scaricabile dal sito www.sfirs.it, sottoscriverlo digitalmente a cura del Rappresentante Legale e inviarlo all’indirizzo di posta elettronica indicato nel Bando.

Nel caso di sottoscrizione diretta il Soggetto Fintech convenzionato, l’azienda emittente inoltrerà la propria manifestazione d’interesse per mezzo della Piattaforma Digitale, a cui si accederà attraverso un collegamento ipertestuale (link) attivato sul sito istituzionale della SFIRS.

Il Portale consentirà di effettuare il download del documento che, sottoscritto in formato digitale a cura del Rappresentante Legale, l’impresa dovrà trasmettere al Soggetto Gestore SFIRS all’indirizzo di posta elettronica riportato nel Bando.

Eventuali informazioni sullo strumento possono essere richieste al Soggetto gestore ai seguenti recapiti: SFIRS S.p.A.

Via S. Margherita n. 4 – 09124 Cagliari Email: sportelloimpresa@sfirs.it

Telefono: 070 679791

16. Posso cumulare questa linea con altri aiuti pubblici?

Sì, L’intervento del Fondo può essere associato ad altre forme di aiuto erogate con risorse comunitarie, nazionali e regionali, ai sensi dell’art. 37, commi 7 e 8, del Regolamento (UE) n. 1303/2013.

Fonte: Art. 6, comma 4

17. Cosa succede se non rispetto i covenant o salto le rate?

Il mancato rispetto delle clausole contrattuali può determinare la revoca del finanziamento e all’avvio delle procedure di recupero del prestito erogato da parte della SFIRS/Regione.

Fonte: Art. 17, commi 1‑4

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